Questo articolo è stato scritto e pubblicato da Nerina Piras.

STELLA
Oggi mi sono svegliata presto, il tempo trascorre velocemente, la prossima settimana devo tornare al lavoro e pertanto devo prendere una decisione, ho parlato con mia madre, la quale mi ha dato sempre ragione sulla questione di mia zia Francesca, anche se non ha mai potuto avere voce in capitolo, ora però, mio padre è morto e tocca a lei prendere una decisione, sapere cosa fare, mi è sembrata titubante, come se avesse timore di qualcosa, non la capisco, ne avevamo già parlato e lei era d’accordo con me, ora questo voltafaccia mi spaventa.
Ne parlerò con tutta la famiglia oggi riunita per il Natale, ho bisogno di essere tranquillizzata, sia per me sia per Marina, la quale ha tante aspettative.
MARINA
Oggi è il giorno di Natale, sarei stata volentieri a casa con i miei fratelli, specie con Giulio, il quale mi ha chiamato e mi ha rassicurato su tutto, mi ha anche detto che qualsiasi cosa succede lui sarà sempre accanto a me, conto molto su di lui, no su Paolo il quale ha detto che a lui non interessa l’eredità dei nonni, certo lui ha raggiunto una certa stabilità economica, non ha bisogno di pochi spiccioli o di una stanza in questo paese dimenticato da Dio, Enrico al solito è rimasto indifferente, ma ha anche aggiunto che gli piacerebbe avere un posto al nostro paese che sta crescendo e diventando famoso per il mare, dove ora è preso d’assalto dai turisti, sicuramente ci vede un modo per guadagnarci su, sempre molto interessato al vile denaro.
Il mio desiderio non è l’eredità o la casa al mare ma avere giustizia per mia madre che ha tanto combattuto senza risultato. Oggi è il gran giorno.
STELLA
Sono un illusa ho creduto veramente di riuscire ad avere giustizia, invece è stato il peggior Natale della mia vita, è successo di tutto, mentre pranzavamo quasi in serenità, avevamo appena finito il dolce e stavamo conversando quando Fabio, con tranquillità come se non sapesse il motivo per cui eravamo lì, dichiara che: «se anche dovevamo qualcosa alla zia Francesca, lui avrebbe seguito le orme di nostro padre, anzi ne approfitto per annunciarti cara Stella, disse che visto che sei andata via di casa, non spetta niente neanche a te, qui ci ho lavorato solo io e qui è tutto mio, ne ho parlato con la mamma la quale è d’accordo, a Maria ho dato un po’ di soldi a Luigi ho comperato una barca, ed ora ti annuncio che tu sei fuori su tutto, fino a che vive mamma puoi venire in questa casa, ma dopo non voglio più sapere niente di te, visto che te ne sei andata, significa per me che non ti interessa la terra, la vigna e nemmeno la casa, non rimanerci male, ma non cambierò opinione. Non è per cattiveria ma per un senso di giustizia».
Si ha detto proprio così, ha parlato di giustizia proprio lui che mi stava buttando fuori casa, come se la storia si ripetesse, mio padre che caccia la sorella, non me lo sarei mai aspettato, quello che più mi ha fatto male è stata la decisione di mia madre, ma come è possibile un’ingiustizia del genere? Come puoi permettere che i tuoi figli vengano trattati così. Ho guardato Marina era più basita di me, certo non si aspettava quest’altra umiliazione, né per sé, né per me.
Abbiamo bisticciato, alzando la voce, ma gli altri fratelli erano come imbambolati, erano stati ipnotizzati anche loro, non li capivo, chiedevo, supplicavo, piangevo, e mia madre in tutto questo? Piangeva, ma taceva, piangeva e mi diceva «mi spiace», ma come ti spiace e non fai nulla per fermare questa discriminazione.?
Mi sono alzata da tavola imbestialita, vado da un avvocato ho detto, non finisce qui, vieni Marina andiamo via qui non siamo le benvolute…il colmo è stato che ci hanno lasciate andare.
MARINA
Non so, se sono più dispiaciuta per Stella, o, se per me, non sono riuscita a dormire dopo che siamo andate via e tornate a Roma con il primo treno, Stella ha pianto tutto il tempo, non sono riuscita a consolarla, sembrava che la “storia” si stesse ripetendo, ma questa volta era Stella “la figlia prediletta” di mio zio Mario che stava subendo un’ingiustizia.
Ho pensato il karma non sbaglia un colpo, tutto si ripete, dovrei gioire nei confronti di mio zio, ma per il colmo non lo sono.
Amo mia cugina Stella e sono dispiaciuta per lei, anche se la giustizia faccia il suo corso io non ne sono felice.
Ricordo le parole di mia madre “la vita porta sempre il conto”, ed ora la vita stava facendo il suo corso, solo che a soffrire non era mio zio che tanto dolore aveva causato nella mia famiglia, ma era la figlia, di cui io ero una grande amica, e non avrei mai voluto vedere il pianto e il dolore che questa Faida vecchia di anni si rivoltasse su di lei.
La storia è finita con una denuncia agli avvocati, la giustizia ha trionfato, Stella è riuscita ad avere la sua parte, io ho una stanza a disposizione a casa di Stella nel paese natio di mia madre.
Ma quanto dolore.
STELLA
La storia finisce qui, assieme a Marina, ci siamo rivolte ad un avvocato molto bravo, siamo riuscite ad avere una parte della casa che mi spettava, una stanza con bagno e cucina è stata lasciata a Marina, come eredità, come era giusto fosse fatto tempo addietro.
Non parlo più con i miei parenti, solo con mia madre piano piano stiamo riallacciando i rapporti.
Ogni anno io e Marina veniamo al paese in villeggiatura, qui ora non è più un paese dimenticato da Dio, ma è una località molto ambita dai turisti, e qui Marina ha incontrato l’uomo dei suoi sogni, un tedesco che viaggiava con un amico, peccato che l’amico era sposato.
Si sposeranno alla fine delle vacanze lui è un ingegnere e verrà a vivere a Roma, io naturalmente sarò la loro testimone.
Penso che la giustizia sia lenta nell’operare, ma giunge sempre al traguardo
MARINA
Questa è la fine della Faida durata una intera generazione, la giustizia alla fine ha trionfato, Stella ha avuto la sua parte di eredità, anche io ho avuto la mia parte, anche se piccola ora possono venire i miei fratelli se desiderano trascorrere una vacanza qui.
Paolo sicuramente non verrà mai, solo Giulio è stato felice e si è congratulato con me, mi ha fatto sapere che il prossimo anno verrà a trascorrere la vacanza al paese assieme alla moglie e alla figlioletta, e si nel frattempo si è sposato ed ha avuto una bambina bellissima.
Enrico, non ha commentato tutto l’accaduto, come al solito pensa solo a se stesso, ma va bene così specie ora che si è fidanzato.
Io mi sposerò a settembre alla fine delle vacanze, ho incontrato l’amore della mia vita, un ingegnere tedesco che ha deciso di trasferirsi a Roma, come testimone avrò Stella e Giulio mi accompagnerà all’altare.
La vita porta sempre il conto diceva mia madre, ma questa è una vittoria amara, l’unica cosa che avrei voluto sapere di questa ironia della sorte cosa ne avrebbe pensato mio zio Mario dell’ingiustizia subita da Stella la sua “figlia prediletta”.
Ma la vendetta più dolce è stato incontrare mia cugina Stella e aver intrecciato con lei il più bel rapporto, quello dell’amicizia, dell’amore e del rispetto, quello che dovrebbe sempre esserci tra persone della stessa famiglia.