Questo articolo è stato scritto e pubblicato da Nerina Piras.


STELLA
Mi sento soffocare, mia madre mi dà il tormento, mia sorella non fa altro che criticarmi e dirmi che resterò una zitella, non vogliono farmi ripartire, oggi ho chiamato Marina, lei vorrebbe trasferirsi a Roma, io la potrei ospitare in casa mia, sempre se riuscirò a partire da qui.
Una grande litigata l’ho avuto con mio fratello Fabio, il quale è impegnato nell’azienda di famiglia e vorrebbe che ne facessi parte come amministratrice, dice che lui non riesce tra i lavori dei campi anche a far quadrare i conti, ma anche se sarei in grado non me la sento di seppellirmi qui, gli ho suggerito di prendere a lavorare un ragioniere.
Ha iniziato a sbraitare, è venuto anche Luigi, e mi ha dato ragione, ognuno deve fare la sua vita senza essere condizionato dagli altri.
Pertanto, ho deciso grida o non grida me ne vado.
MARINA
Il mio desiderio di andarmene da questa fabbrica si sta realizzando, volevo licenziarmi ma avevo poi il problema di come mantenermi, ed ecco che ci mettono in “cassa integrazione”, vuol dire che ci pagano lo stipendio all’80 per cento, stando a casa, questa è la mia occasione…sono andata da Stella, la quale mi ha ospitato, e sono andata a cercare una scuola serale, voglio diplomarmi voglio andare a lavorare nella sua stessa grande azienda, sono consapevole del gran sacrificio ma riuscirò.
Ho lasciato la mia casa con i miei fratelli, tanto loro sono adulti e si sanno gestire da soli, lavorano e sono indipendenti.
Paolo, quando ha saputo che ero stata licenziata, mi ha di nuovo invitato a San Marino, ma non me la sento di andare così lontano e poi lui ormai è sposato ed ha un bambino, mi sentirei di troppo, Enrico al solito è sempre indifferente, non mi considera più di tanto, non ha fatto commenti quando gli ho riferito il mio progetto, solo Giulio, è stato contento, e mi ha spronato dicendomi «lo sapevo che alla fine avresti fatto questo passo, non ti potevi accontentare di questa vita, tu sei diversa«, l’ho abbracciato, commossa, ho pianto per la prima volta dopo la morte della mamma, pianto di commozione, il mio caro e dolce Giulio
STELLA
Quante cose sono cambiate da quando Marina si è trasferita qui, l’avevo accompagnata ad iscriversi ad una scuola serale per prendere il diploma, poi si è iscritta da un corso di inglese e di uno di operatrice di computer, ma dove trova tutta quella energia?
Ma sono contenta perché si sta per diplomare e poi andremo insieme a fare un viaggio in Inghilterra, sarà un’esperienza bellissima, mi trovo bene con lei anche se a volte la convivenza è pesante riusciamo poi sempre a trovare un punto d’incontro.
I miei non li ho sentiti più sono arrabbiati con me, ma uno dei miei progetti è tornare al paese con Marina e mettere in ordine la faccenda “eredità” che è sempre rimasta in sospeso, voglio che si faccia giustizia.
MARINA
Siamo finalmente su un aereo che emozione, è il mio battesimo dell’aria, stiamo volando e con noi volano tutte i nostri desideri e voglia di giustizia e libertà.
Per merito di Stella, al nostro rientro, sarò assunta nella sua azienda, è una grande soddisfazione per me, finalmente sono riuscita nel mio primo obiettivo, uscire dalla fabbrica e lavorare in una impresa come impiegata, non perché voglio denigrare il mio primo lavoro, ma sentivo che non era il mio posto, troppe discriminazioni, troppe lotte da sostenere ogni giorno contro le ingiustizie i soprusi, qui spero di trovare un posto sereno, dove non ci sono padroni con la frusta in mano pronti a controllarti quanto tempo stai in bagno, o pagarti la metà dello stipendio solo perché sei “femmina”, no non ci sto, ho lottato tanto, ma niente è cambiato in fabbrica, ora voglio un’altra vita, questa vita, questa che mi sta portando a conoscere il mondo, questo primo viaggio, non sarà il solo, volerò ancora per altri lidi per altri mondi, per conoscere le altre realtà, le altre genti, con mentalità diversa dalla nostra, si ho grandi progetti, ma il primo è visitare questa città Londra.
STELLA
Questa città è fantastica, qui mi sento un po’ provinciale, le persone sono disinibite, sciolte, calme e ordinate, no come in Italia e specialmente come nel mio paese, è bello passare davanti alle finestre degli abitanti e notare che nessuno si permette di sbirciare, non posso fare altro che paragonarlo al mio paese, dove tutti sanno tutto di tutti, Marina è entusiasta, sta sperimentando il suo inglese, ma se devo essere sincera con scarsi risultati, sono più le volte che sbagliamo strada, perché non ha capito, che quella che azzecchiamo, però mi sto divertendo, e poi ho conosciuto un ragazzo che …mamma mia che bello! Quasi quasi mi trasferisco qui, peccato che non ci capiamo per niente, perché io l’inglese proprio non lo so.
Abitiamo in una casa che ci costa un occhio ed è un tugurio, il bagno è in comune con gli altri, non hanno il bidè, che pizza, viva l’Italia! Nemmeno l’amore per quel bellissimo ragazzo mi farà mai venire voglia di abitare qui, troppo caro, troppo scomodo, ma affascinante, penso di tornarci, in vacanza però.
MARINA
Che esperienza meravigliosa, essere qui assieme a mia cugina Stella è fantastico, la città e multietnica, vedi attorno a te ragazzi e ragazze di tutti i colori, da noi se vedi uno “nero” non gli togli gli occhi da dosso tanto non siamo abituati, qui è un’altra cosa. E’ una mentalità aperta, nessuno fa caso a nessuno, da una parte non credo sia un bene, da l’altra trovo che qui puoi fare tutto ciò che ti pare senza essere giudicato da nessuno, che bello, e poi come sono ordinati, oggi siamo andate a prendere l’autobus quello rosso a due piani, emozionate ci siamo avvicinate alla porta per entrare, mamma mia che sbaglio, erano tutti in fila ordinata, ci hanno bacchettato, che figura …però non è più successo.
Quello che mi disturba di questa città è il clima, esci senza ombrello e torni a casa zuppa di pioggia, ma come fanno questi a vivere così, sarà che io amo il nostro clima, la nostra gente, il nostro mare.
Ma tanto la vacanza sta per finire, tra un po’ si torna a casa ed io inizierò questo nuovo lavoro assieme a Stella… forse…infatti si è innamorata di un ragazzo del posto conosciuto in un pub, e sospira sospira, chissà se tornerà in Italia con me, mi dispiacerebbe in fondo ora che ho trovato una cugina/amica mi scoccerebbe perderla, bah vedremo “se sono rose fioriranno” diceva sempre mia madre!