Capitolo 14

Questo articolo è stato scritto e pubblicato da Nerina Piras.

STELLA

Che bello ho convinto mio padre a segnarmi a scuola, i tempi cambiano ed anche le donne hanno diritto ad una istruzione, così mi ha accompagnato lui stesso al liceo, lo adoro, sono certa che piano piano anche lui diventerà più moderno e malleabile anche nei confronti di zia Francesca, ieri per la prima volta l’ha nominata senza arrabbiarsi, era più arrabbiato con mio fratello Luigi che con lei

In fondo anche Luigi ha diritto a fare la vita che preferisce, lui ama il mare e quella ragazza che ha conosciuto qui in ferie, vorrei che mi padre fosse più aperto a capire noi giovani, in fondo lui non è fatto per coltivar la terra, ma per far sviluppare il turismo qui da noi.

Infatti, questo paese sta diventando famoso vengono tante persone a visitarlo per il mare per l’aria buona delle montagne vicino, e se Fabio trova la sua strada con questo ben venga.

La prossima volta ne parlerò a papà a me dà retta sempre.

FRANCESCA

Lavoro 10 ore al giorno sono distrutta dalla fatica, poi i ragazzi mi danno tanto da fare anche se lavorano, li devi accudire, sfamare, pulire, ed io sono stanca, sempre di più, lavorare in casa di altri mi toglie le forze, avessi almeno l’aiuto di Marina, ma niente, insiste che vuole partecipare all’aiuto andando a lavorare, ma che lavoro potrebbe fare se non ha finito nemmeno le scuole, non lo capisce, mi fa disperare, sarebbe stato meglio avere un altro maschio che una femmina come lei.

MARINA

Ho trovato lavoro come commessa in una boutique della moglie del nostro dottore, è dura non mi aspettavo tutta questa fatica, mi trattano come una schiava, lavoro 12 ore al giorno per pochi spicchi che non mi bastano nemmeno per comperarmi un paio di calze, mentre le clienti che entrano in questo negozio spendono per un solo abito una paga mia di almeno un anno,

Ecco che sta nascendo in me una ribellione interiore per le ingiustizie di questo mondo, le clienti non mi considerano, nemmeno mi vedono, la padrona del negozio è una megera, non solo mi tratta male davanti alle clienti, ma a volte mi tiene in piedi senza mandarmi nemmeno a pranzo, non lo sopporto, ma non riesco a ribellarmi ho bisogno di quel denaro anche se poco.

MARIO

Che soddisfazione accompagnare Stella al liceo, lei era felicissima, ma sì forse ha ragione lei i tempi cambiano, è giusto che si faccia un’istruzione e magari trovare un lavoro, tanto lo so che lei di fare la contadina o la moglie di un contadino non ci pensa nemmeno.

Sono orgoglioso di lei so che farà grandi cose, no come Luigi che mi ha chiesto i soldi per comperare una barca, bah chissà cosa avrà in mente, l’unico che mi dà soddisfazione è proprio Fabio, lui è veramente un figlio della terra.

GIULIO

Mi fa rabbia vedere Marina che si spacca la schiena per pochi spiccioli mentre Paolo bighellona tutto il giorno ed ha anche la pretesa di essere servito da Lei, non me la sento di litigare con lui, anche perché lui ha sempre prevaricato su tutti, colpa di nostra madre che lo ha difeso e coccolato, ora ha anche rifiutato un lavoro per le ferrovie, che stronzo!

FRANCESCA

La signora dove lavoro è molto importante ed ha grandi conoscenze ero riuscita a far trovare un impiego a Paolo nelle ferrovie, un posto “Fisso” e lui? Lo ha rifiutato, non posso crederci, io che avevo tante speranze in lui, ora anzi ha deciso che andrà a vivere a San Marino, io non so nemmeno dove si trova, sono dispiaciuta, sento i fratelli che si lamentano che borbottano ed io non posso certo difenderlo, ora proprio non me la sento, sono troppo delusa e dispiaciuta.

PAOLO

Oggi per la prima volta ho litigato con mia madre, non riesce a capirmi, quando ho rifiutato il lavoro alle ferrovie si è messa a piangere, mi spiace, ma io voglio molto di più, infatti domani andrò assieme al mio amico Roberto a San Marino dove ho sentito che cercano delle persone per intraprendere un lavoro di concetto, no in ufficio ma un lavoro di rappresentanza, sono pieno di speranze e di voglia di dimostrare che avevo ragione

STELLA

Ora che sono diplomata sto convincendo papà a lasciarmi andare nella capitale, a Roma per cercare di fare fortuna lì, non voglio rimanere nel paese, questo paese molto bello pieno di vigne e di colline e attorniato dal mare, questo paese che diventa vivo solo in estate quando frotte di turisti lo prendono di mira, per poi cadere nel deserto appena loro se ne vanno, che pena!

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