Questo articolo è stato scritto e pubblicato da Nerina Piras.

STELLA
Ho sentito mio padre e mi ha detto che mia zia Francesca sta molto male, forse prendo il treno e la vado a trovare, così potrò conoscere anche mia cugina Marina, dicono che ci assomigliamo, so che i nostri genitori non si parlano ma noi non c’entriamo nulla con le loro beghe, a me le faide di famiglia non interessano, anzi vorrei conoscere tutti i miei cugini.
Ho sentito tanto parlare anche di Paolo, anzi all’inizio ne ho sentito parlare malissimo, ora invece dicono che sta facendo fortuna e che sta diventando ricco, è interessante, mi piacerebbe conoscere la sua storia, vorrei conoscere anche Giulio ed Enrico, voglio vedere con i miei occhi se è vero che Giulio assomiglia a mio padre.
PAOLO
Sono dovuto tornare a casa di corsa perché ho saputo che mia madre è in ospedale è grave, spero di fare in tempo a salutarla.
MARINA
È tornato Paolo ma troppo tardi mia madre è morta, è morta mentre io ero in fabbrica, mi sento in colpa, perché non me ne sono accorta che stava così male? Perché litigavamo sempre? Possibile che non abbiamo mai trovato un punto di incontro? sono spaesata, non so che fare, sono impegnata in una lotta sindacale e sono impegnata con la testa nella mia nuova situazione di orfana, ora anche di madre,
non so cosa farò della mia vita. Non mi rassegno a questo ruolo, se è riuscito Paolo a volare, volerò anche io.
STELLA
Oggi al funerale di zia Francesca ho conosciuto i miei cugini, certo non è stata una bella circostanza, ma è stato bello potersi abbracciare dopo tanto odio, ho chiamato mio padre e le ho dato la triste notizia, chissà se è davvero dispiaciuto, mi è sembrato indifferente, in fondo era sua sorella, non riuscirò mai ad entrare nella mentalità del paese, io sono diversa, voglio diventare amica di Marina, mi è sembrata una persona simpatica e disponibile alla discussione, aspetterò che passi un po’ di tempo ma dopo il funerale voglio rincontrarla.
MARINA
Paolo è ripartito, mi ha proposto di andare a vivere a san marino dove lui ora lavora, ha trovato una ragazza e presto si sposerà, io non posso abbandonare la mia casa, né le mie lotte, sono sempre più impegnata, credo nella giustizia umana e divina, e so che quello che sto facendo avrà un riscontro, ma intanto qui si soffre, dormiamo per terra con dei materassi che ci hanno procurato i sindacati, cuciniamo per tutte ma non è facile con tante teste che ragionano in modo differente e con abitudini diverse è un incubo, ogni giorno, doversi confrontare con le altre e con il mondo esterno è dura.
La cosa bella di tutta questa faccenda è che ho conosciuto mia cugina Stella, lei è la figlia di mio zio Mario che ha rifiutato l’eredità sia a mia madre sia a zia Paola, ma sento che lei è differente, capisce che siamo stati vittime di suo padre e di una sua grande ingiustizia.
Appena finisce questa storia della fabbrica, voglio rivedere la faccenda eredità, ne parlerò con i miei fratelli e vedrò di avere giustizia, lo voglio fare anche per mia madre che ha combattuto tutta la vita per questo.