Capitolo 1

Questo articolo è stato scritto e pubblicato da Nerina Piras.

MARIO
Guardo il mio paese, sta crescendo troppo in fretta, i miei figli sono piccoli e ancora non mi possono aiutare nei campi, ho due maschi e una femmina, ma le femmine come si sa non contano nulla, sono solo spese per la famiglia, devo aspettare che i maschi crescano, per ora devo fare tutto da solo.
Ho due sorelle, hanno l’idea di abbandonare il paese per cercare una vita migliore, infatti qui non ci sono molte possibilità il paese è piccolo la terra è una sola, così rimarrò io a portare avanti l’azienda di famiglia, la terra è dura, la vigna è l’unica consolazione in questo paese bruciato dal sole.
Sono l’unico maschio di questa famiglia, l’unico che è voluto restare pensando di non lasciar decadere tutto il lavoro dei nostri genitori, che ora sono anziani e che devo accudire.
Quando mi affaccio alla finestra, spazio con lo sguardo verso tutto ciò che ho realizzato, sto restaurando, giorno per giorno la casa dei nostri genitori, la sto quasi costruendo di nuovo mattone su mattone.
Tanti sacrifici, per fortuna ho una moglie che condivide con me questa fatica, lei si occupa dei figli, come è giusto che sia, io mi occupo dei campi
Mia moglie si chiama Teresa e si occupa anche dei miei genitori, oramai sono anziani e non sono in grado di provvedere ai loro stessi bisogni.
A volte invidio le mie sorelle, si stanno sposando e pensano di cercare fortuna lontano da queste terre, dimenticate da Dio, le capisco, la proprietà di famiglia non può mantenere la mia famiglia e la loro con i loro figli.
Quando i miei non ci saranno più, dovremmo decidere cosa fare di ciò che ci lasceranno.

FRANCESCA
Nascere in questo paese dimenticato da Dio, mi angoscia, sogno sempre di volare per altri lidi e altre mete.
Non sono una persona che si può accontentare di questa vita da paesana, dove non ci sono sbocchi di vita, dove l’unica cosa che puoi fare è sposarti e fare figli.
Il paese è piccolo è nell’entroterra d’Italia, qui la gente non ha nient’altro da fare che parlare delle persone o sparlare, mi sento soffocare, fortuna che ho conosciuto l’amore di Stefano, lo conosco da quando eravamo bambini, siamo cresciuti nello stesso paese, ma solo quando mi ha chiesta in moglie ci siamo potuti conoscere veramente, qui la mentalità è molto rigida e se ti fai vedere con un uomo che non sia tuo parente, vieni subito tacciata da mala femmina.
L’onore è la nostra più grande virtù, se lo perdi, non puoi più camminare a testa alta nel paese, e nessuno ti sposerà mai, per questo ho voglia di scappare da qui.
Fortuna che anche Stefano ha lo stesso mio desiderio, così abbiamo deciso di espatriare ed andare a vivere in una grande città, come Napoli per esempio.
Così una volta sposati siamo andati via con un figlio di quattro anni e uno di due.
che coraggio!!ma si sa il coraggio aiuto gli audaci.

PAOLA
La vita nella mia famiglia è difficile, mio padre ormai anziano, non mi comanda più per fortuna, ma mio fratello ci prova in tutte la maniere, mi sento soffocare, mia sorella Francesca è una strega, vuole sempre avere ragione lei, ha le mani lunghe e non solo una volta sono stata succube dei suoi maltrattamenti, è più cattiva di mio fratello Mario, almeno lui è sempre nei campi e non sta sempre a riprendermi e a controllarmi, invece Francesca sempre prepotente rompe tutti i miei giochi, che sono già pochi.
che pizza appena posso mi sposo e scappo via, non certamente nella stessa città di Francesca, forse deciderò per Roma. chissà…o Milano

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