Questo articolo è stato scritto e pubblicato da Simona Gaudenzi.
La sera prima del matrimonio di Serena, Anna venne a casa con suo marito per quello che doveva essere un festeggiamento ed un saluto per la futura sposa. Cenarono tutti insieme, Serena era molto emozionata quella sera, l’aspettava una nuova vita.
Dopo cena andò in bagno per raccogliere le cose che doveva portarsi via per il viaggio di nozze. Poco dopo entrò sua sorella Anna e le chiese cosa stesse facendo. Serena le fece vedere soddisfatta i nuovi trucchi che si era comprata per l’occasione.
Anna guardò gli ombretti e disse con voce già un po’ alterata: “Ma sono della Chanel! Una marca costosissima!”
Serena le rispose: “Si in effetti…ma sai, per il matrimonio non ho voluto badare a spese”.
Anna cominciò ad alzare il tono della voce: “Ma ti sembra il caso di spendere così tanto per degli ombretti?!”
Serena le disse: “Non è una cifra assurda, non sai neanche quanto costano in realtà, e poi comunque li ho pagati con i miei soldi”.
Anna continuò ad inveire su quegli ombretti, aveva gli occhi dilatati ed il viso sformato dalla rabbia, sembrava una pazza.
Serena era ammutolita, non poteva credere a quello a cui stava assistendo. Capì che non c’era risposta da darle. Sua sorella aveva solo voglia di aggredirla. Gli ombretti erano stati una scusa. Serena capì che sua sorella la detestava.
Anna fece per uscire dal bagno, aveva gli occhi ancora sgranati ed il viso alterato.
Serena per un attimo ebbe il solito istinto, ormai consolidato in lei, di sopportare e lasciarla andare senza dire niente. Ma la vita diversa che l’aspettava era come se in qualche modo fosse già calata in lei, si sentì protetta da quella nuova vita. E reagì.
“Che problemi hai?” le disse a voce alta, mentre Anna stava uscendo dal bagno.
Anna tornò indietro, con lo sguardo un po’ sorpreso. Non era abituata a una reazione di sua sorella: “Che problemi dovrei avere, secondo te?”
“Il problema di volermi rovinare la serata. Lo sai che domani mi sposo? Domani mi sposo! E tu non hai altro da dirmi?” Serena sentì che stavano rompendosi gli argini dentro di lei, ne ebbe quasi paura.
“Guarda che si sposano tutti, anche io mi sono sposata, non è mica l’avvenimento dell’anno il tuo matrimonio” il sorrisetto sul viso di Anna combaciava col suo tono sarcastico.
“Certo, cercare di sminuire tutto ciò che riguarda me è la tua specialità. Lo hai sempre fatto. Ti ripeto la domanda: che problemi hai?”
“Io nessuno, forse tu ne hai”
“Invece ce l’hai, altrimenti non ti comporteresti così. Dovresti essere felice del mio matrimonio, invece cerchi di rovinarmi la serata. Ti dispiace forse che non sei la prima donna in questi giorni? Non ti senti in primo piano?”
“Ma tu sei diventata matta”
“Non solo non sono matta, non solo spendo quanto mi pare per quello che mi pare, ma domani sarà il mio matrimonio, tu sarai in secondo piano, e quando tutto sarà finito sarò in un’altra casa dove tu non potrai fare la prima donna viziata.”
“Gelosa?”
“No, non sono mai stata gelosa di te, la primogenita viziata, ma pensavo che fossi capace di farti da parte almeno una volta, invece non ce la fai.”
“Senti, ti stai facendo un film da sola. Primogenita viziata, primato, privilegi…ma di che stai parlando? E ti permetti pure di dire che non sei gelosa?”
“Certo, adori pensare che io sia gelosa. Ti sentiresti sminuita se io non fossi gelosa di te. Ebbene, fattene una ragione, non sono mai stata gelosa di te, i tuoi privilegi in famiglia erano per me normalità, pensavo però che avessi un minimo di affetto nei miei confronti, invece adesso ho capito che non hai neanche quello. Non sai godere della mia felicità, ti disturba.”
“Stai dicendo un mucchio di scemenze” Anna si girò per uscire dal bagno, non sapeva cos’altro dire e tutto sommato aveva raggiunto il suo scopo: aveva rovinato la serata a sua sorella.