Assenzio

Questo articolo è stato scritto e pubblicato da Matteo Cattani (Marte).

“Ti racconterò una storia
che è finita troppo presto,
ben diverso il suo principio
così pieno di colori,
nei bicchieri solo l’aria
e quello che era tuo, era nostro,
ma neanche l’ombra dello schifo
o del dolore che ora provi.
Ti disegnerò su un foglio
il percorso di un destino,
che è cambiato mille volte
ma non ha mai perso il passo
e tutto quello che non voglio
è ancora oggi qui vicino,
i passi muti di una madre
incamminarsi verso l’alto.
Ti dirò dov’è quel posto
dove andavo con la mente
quando l’eco del silenzio
si faceva troppo forte,
quel satellite nascosto,
solo nostro,
senza niente,
dove io truccavo il viso con l’assenzio
per confondere la morte,
per parlare con la gente.”