Questo articolo è stato scritto e pubblicato da Ombretta Del Monte.
Ti immaginavo come frutto
Vivo appena colto ed offerto
Dalla Madre Terra feconda e benevola.
Nascevo lontano,
dal nulla, ma io come Sibilla
che tutto predice
sapevo tutto di te.
Eri distante, sconosciuto, ma
Forza viva dimorava
Tra me e te.
La tua vita aveva qualcosa
Di mio che camminava
Danzando sotto il passo
Leggero nel Tuo cammino
Di luce.
Speranza intima segreta conosceva
L’ombra alata nel corpo già vinto.
Voce ricca e radiosa giungeva a me,
nel nettare fuso delle verità nascoste
e mentre
l’anima mia coglieva l’oro
delle dune affilate ecco
i mari blu frastagliare la
tua immagine e il corpo mio
nel segreto del Cielo.