Sinossi Del Romanzo Io E Il Mio Ciclone

Questo articolo è stato scritto e pubblicato da Maria Teresa Fumanò e Maria Angelica Maoddi ED.ERACLE.

IO E IL MIO CLONE, definibile come un romanzo di scienza/fantascienza, è nato dalla fantasia e dalla professionalità di una psicologa e di una neurologa e psichiatra.

La protagonista Laura, di quaranta anni, è una scienziata che viene clonata e che alleva il suo clone, ignaro della sua origine, come se fosse sua figlia cercando di farle trascorre una infanzia e una adolescenza perfette, diverse da quelle che sono state le sue.

Difatti lei proviene da un ambiente familiare disturbato che ha costretto suo fratello a fuggire a soli quattordici anni e lei a sposarsi molto giovane.

In accordo con i suoi colleghi di laboratorio tiene un diario in cui annota tutte le tappe della crescita della bambina Beatrice che si dimostra molto precoce.

Beatrice a venti anni scopre di essere un clone e, dopo aver litigato con la sua pseudo-madre, fugge in America a New York dove si rivolge a un laboratorio specializzato in clonazioni per vendere tutto il progetto dell’esperimento che ha determinato la sua nascita, ma presto viene tenuta prigioniera per essere a sua volta clonata.

Lei si assoggetta in quanto teme che venga resa pubblica la sua particolare genesi.

 Durante il periodo di reclusione si accorge di stare invecchiando in maniera rapida tanto da assomigliare sempre più a sua madre e si rende conto che la sua precoce decadenza è dovuta al fatto che le cellule da cui è stata formata erano quelle di una donna già avanti con gli anni.

I suoi cloni sono delle bimbe che moriranno a soli tre mesi ma anche loro vengono clonate e i cloni successivi generati da cellule più giovani vengono affidati a famiglie residenti in diverse parti del mondo.

Una volta liberata Beatrice fa ritorno a casa in Italia, pretendendo da sua madre che venga arrestato il suo processo di invecchiamento e che le venga restituita almeno un’apparente giovinezza fisica.

Per il raggiungimento di tale scopo le vengono proposte delle soluzioni a dir poco aberranti che lei rifiuta e che la portano a un punto di esasperazione tale da uccidere la madre e da occultarne il cadavere lontano e in modo tale che non venga mai scoperto.

Sfinita fisicamente e psicologicamente capisce che per lei non vi è altra soluzione che il suicidio.

Prima di morire rivela il suo delitto a Elio, figlio di Laura che l’aveva scambiata per sua madre.

Elio che assiste alla sua fine che avviene con la decomposizione totale del suo corpo per non giustificare a nessuno la straordinaria trasformazione della morta dà fuoco al suo letto con una sigaretta facendo credere che sua madre si sia addormentata fumando senza accorgersi del divampare dell’incendio.

L’uomo, anche se rattristato dalla misera fine delle due donne, si consola pensando ai tanti cloni sparsi per il mondo e soprattutto a quelli che erano stati ibernati che avrebbero garantito l’immortalità della madre anche in un lontanissimo futuro.

Nella conclusione l’anima della scienziata che dopo la sua uccisione per una sorta di punizione era trasmigrata nel suo clone quando questo muore viene liberata e si trova a vagare nella valle buia della morte dove le si affianca Beatrice.

Laura dopo aver concluso che anche i cloni hanno un’anima prende per mano il suo clone e affiancate procedono per andare non sanno dove ma con la consapevolezza felice che comunque resteranno insieme per sempre.

Il presente libro tratta diverse interessanti tematiche tra cui:

 l’assenza di etica in molti tipi di sperimentazione scientifica;

l’influenza negativa che possono avere sui bambini dei genitori brutali e noncuranti delle loro esigenze; l’omosessualità maschile; la genesi della violenza nell’uomo; la possibilità dell’esistenza dell’anima e la possibilità di una vita oltre la morte.

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