Questo articolo è stato scritto e pubblicato da Sabina Piras.

Spio il tuo viso cupo,
le rughe che ti solcano dappertutto,
un’espressione di vita preoccupata
mentre stringo la tua mano rugosa e screpolata;
il corpo curvo e dolorante
steso su un letto ormai incurante…
Non più pace per il tuo animo
la vita ti ha all’improvviso abbandonato,
un destino crudele ti ha presentato.
Sofferenza che si insinua piano piano,
in un corpo d’un tratto invecchiato…
Incapace di darti conforto,
il mio cuore accelera a poco a poco,
e solo un filo di speranza
aleggia in tutta la stanza.
Eppure, quel filo si è spezzato
in una fredda mattina di marzo,
il tuo cuore si è arrestato
mentre in noi cresceva lo strazio;
il tuo corpo ha smesso di lottare
e noi di ben sperare.
Hai stravolto il nostro destino
quando io ti volevo ancora vicino,
ora solo i ricordi ti danno vita
perché tu hai perso la tua ultima partita.
La tua ultima alba
si è riempita di dolore e di rabbia,
l’uomo forte che conoscevo
si è arreso al mondo intero!