Tremo

Questo articolo è stato scritto e pubblicato da Giulia Petreri.

Giace la mia anima inespressa
In un mondo che sempre meno apprezza
Le piane abbandonate al sole
Anche oggi bruciano di dolore.
C’è un confine chiaro
Tra la vita e la morte
Ed ha oltrepassato questa spenta e desolata notte.
Tremo al pensiero che dal dolore non c’è riparo
Mentre il mio spirito si piega al calvario.
Adesso sei lontano ma ti posso sentire.
Vorrei stringerti perché tu non possa più sfuggire.
Sono giorni che annego nel pensiero tanto intenso,
Che tu sia l’amore ed io ti abbia perso.

Amore Perduto

Questo articolo è stato scritto e pubblicato da Giulia Petreri.

Se ti dicessi che ero in un periodo di vuoto.
Un blackout dell’anima.
Un insano spiraglio di follia nell’angolo più remoto della mia mente.
Se ti dicessi che quella sera, prima della tua partenza, ti guardavo con amore e con rassegnazione.
Ti guardavo con speranza e con dolore.
Se ti dicessi che c’era anima lì dove la follia non aveva lasciato spazio per nient’altro e quasi non mi aspettavo di trovarla e sentirla emergere nel fondo di tutti quei palliativi!
Quando niente ha sapore ho trovato gusto! Tu avevi gusto, tu eri sapore, tu eri luce! Eri emozione, la ruota panoramica da cui osservare il bello della vita.
Mi portavi fin su, dove le nuvole si dissipavano per farci vedere meglio.
Eri la prospettiva migliore, per il ritratto migliore, si! Tu eri luce per la fotografia che avrebbe segnato ogni mio ricordo più lucido. Ma eri anche la montagna russa, ed io non sono mai stata capace di resistere sfrecciando senza pensare.
Io dovevo rallentare, avevo bisogno di vivere sulla terra ferma rallentando e fermandomi per riflettere.
Riflettere ecco cosa feci, mi persi nella riflessione finché la mia mente si offuscò.  Persi i tuoi sorrisi, mi persi nei miei dubbi, nella cenere dell’ultima sigaretta fumata senza timori. Se soltanto fossi stata capace di fermare quei rumori nella mia testa. Il ronzio che mi impediva di essere sincera! Ti persi trovandoti!
Mi persi trovandoti, mi persi perdendoti! Adesso riflettere mi porta a te.
Ciò che ci tenne separati, mi incatenò a te e ciò che sfuggì al mio controllo, al mio dunque, al mio rallentare, fu quell’amore che non si placò mai.

Giovani Amanti

Questo articolo è stato scritto e pubblicato da Giulia Petreri.

Ci sarà di riflesso una luna più maestosa
Che al calar del sole avrà proferito parola con l’inferno.
Il silenzio vi troverà poco sopra l’orizzonte
Eccoci nutriti dalla sua nuda essenza
Travolti da un triste destino
A trovarsi i giovani amanti
Si incontrarono solo col pensiero
Perché sotto lo stesso cielo, si erano stretti in uno spietato sonno.
Una cecità tanto vera quanto umana.
Mani lontane, bocche distanti, sguardi rivolti oltre altri orizzonti.
Così diversi se pur identici
Così vivi se pur spenti
Così lontani poiché il tempo non ha favori da cedere e il vento non ha rumori da superare.
Alla prossima eclissi non vedranno che un’ombra
Al prossimo sole non vedranno che il buio
Alla prossima, se mai si incontreranno.
Magari con amore si vedranno.
Magari al calar del sole.
Magari al proferire delle stelle.
Che a guidarli danzando si immedesimeranno per emozione
Ed infine nel loro dolce inferno sarà amore.