Vent’anni Dopo

Questo articolo è stato scritto e pubblicato da Nerina Piras.

Oggi rovistando tra le vecchie scartoffie, ho notato una lettera ingiallita, mi sono incuriosita, è tanto che non mi metto davanti al Pc, forse è colpa dell’età, e gli acciacchi si fanno sentire tutti. Cammino infatti con il bastone e gli occhi sono sempre più deboli, solo la mia mente è sempre vigile e attenta. Ho due nipoti una vive a Milano, ha 28 anni, non perché è mia nipote ma è di una bellezza eterea, ed uno a Roma, lui ha vent’anni, li adoro, sono la mia gioia, il maschio che abita vicino a me, non mi lascia mai da sola, ogni giorno se anche non può venire a trovarmi, mi chiama al telefono per sapere se sto bene, se ho bisogno di aiuto. Che caro! Ricordo la loro nascita, allora ero piena di forza e di voglia di vivere, avevo 20 anni in meno e anche se non ero proprio una giovincella, ero piena di vitalità, mi dedicavo a tante attività, ero volontaria ad una ASL, mi occupavo di pratiche amministrative, aiutavo le persone che non potevano recarsi a Civitavecchia, così io ed altre colleghe svolgevamo il lavoro per loro. Andavo a scuola di recitazione…mamma mia quanto mi sono divertita, era bello interpretare ogni volta un personaggio diverso.
Non so se fossi all’altezza, non me lo sono mai chiesto, ma il divertimento era garantito e questo mi bastava. Mi piaceva viaggiare, avevo visto tanti luoghi lontani e vicini, amavo l’Italia e ancor più amavo l’incontro con gli altri popoli, altre razze, altre culture, era come crescere ogni giorno. Così zoppicando e un po’ a tastoni mi sono avvicinata alla scrivania, quanta polvere! non mi ci siedo più, che peccato. Sbircio per mettere un po’ d’ordine tra tutte quelle cartacce e cosa vedo? Una lettera! Mi sembra un po’ ingiallita, ma di chi sarà? chi l’avrà scritta?
Inforco gli occhiali, ormai senza di loro per me è buio pesto, faccio fatica a leggere, guardo la data mio Dio è del 2022, è di 20 anni fa!! Ma a chi è indirizzata? a Nerina Piras, a me, e perché mi sono scritta venti anni fa?
Faticosamente leggo e mi rendo conto che questa lettera l’ho scritta effettivamente io… a me stessa! Ma come è possibile! Ora ricordo, ad una lezione di Teatro il nostro registra Enrico, ci aveva fatto scrivere una lettera che ci rappresentava 20 anni dopo, mai avrei pensato che si sarebbe avverata quell’idea. Avevo davanti a me una lettera scritta per me da me stessa! Che emozione! Ero io con i sogni di allora, con i desideri di allora che immaginavo come sarei stata ora, magari senza bastone e senza occhiali. Ma ero io!! Io che sognavo di vedere crescere i nipoti; io che sognavo che loro realizzassero tutti i loro sogni, Asia, che diventava una bella donna affascinante, Manuel che studiava con amore e leggeva con la stessa passione che aveva infuocato la mia vita. Che altro desideravo a quei tempi dalla vita?
Ah si, la Libertà, quella libertà che vedevo sbriciolarsi tra le dita giorno per giorno, mi sembrava che un cappio mi avvolgeva e non mi dava respiro, volevo il mondo libero da questa pandemia. Volevo un mondo pulito, ecologico e libero per i miei nipoti e perché no anche per me che ero agli sgoccioli della vita.
Ero nata libera e libera volevo morire, ed ora questa lettera, ma cosa avevo scritto allora?
Piango, mentre la leggo, mi commuovo, mi rivedo guerriera, a lottare per la libertà, mi rivedo piena di forza e di voglia di vivere, ed ora che la rileggo, provo una grande pace, una contentezza, una gioia, so che i miei sogni si sono avverati tutti.
In questo mio cammino verso la fine della vita, vedo che ho realizzato la maggior parte dei miei sogni e dei miei obiettivi. Vedo davanti a me, no, due bambini ma una donna e un giovane uomo, che crescono con la consapevolezza della libertà che per un periodo ha barcollato. Vedo che i ragazzi hanno realizzato tutti i loro sogni e mentre leggo vedo passarmi davanti tutti gli anni trascorsi, tutte le lotte. Quanto amore in questa lettera scritta per me da me, quanta gioia ritrovarla ora e scoprire com’ero e come sono, quante emozioni, piango si, ma sono lacrime di gioia, di soddisfazione e di gratitudine verso la vita, la mia vita.

7 pensieri su “Vent’anni Dopo


  1. Un racconto a tratti commovente per la tenerezza descrittiva che in poche battute ti coinvolge e ti immerge immediatamente nella storia. Il racconto è sorprendente e del tutto nuovo, originale nell’approccio iniziale, non ci si aspetta quel tipo di evoluzione ….. ..Bravissima a creare un’atmosfera dolce e reale una abile scrittrice!!! Complimenti mi è piaciuto tantissimo. Molto molto carino, in poche righe racconti una vita di emozioni, sentimenti, obiettivi raggiunti, affetti e valori!! Davvero brava 😁👍🏼💪🏼


  2. Complimenti per la serenità che trasmetti nel raccontare la storia della tua vita,impegnata nel sociale ma dedicando del tempo anche alle tue passioni: NIPOTI e teatro

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