In Memoria Di Franco Battiato

“Cerco un centro di gravità permanente
che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente
-avrei bisogno di
cerco un centro di gravità permanente
che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente
Over and over again”

Era l’inizio dell’estate del 1982 e il ritornello di “Cerco un centro di gravità permanente” di Franco Battiato risuonava nei jukebox del paese.

Ero appena adolescente, avevo concluso gli esami di terza media e l’inizio dell’estate coincideva con un futuro che immaginavo tutto nuovo. Potevo riporre per un po’ i libri e godermi la bella stagione, per fortuna sono nata in un paesino di mare.

La melodia del successo di Battiato era il tormentone di quei mesi e anche se a quell’epoca non comprendevo bene il significato del testo, intuivo nella mia ingenuità che quelle parole annunciavano novità e soprattutto un grande respiro di libertà, proprio come facevano sperare quei primi anni Ottanta.

Ricordo che un’amica Giovanna aveva avuto in regalo per la promozione un mangiadischi e il singolo di Battiato. lei a capo fila, io e un gruppo di amiche la seguivamo, sembrava portassimo in processione la melodia, proprio come il santo patrono. Facevamo il giro della piazzetta, fermandoci all’entrata di ogni negozio. Giovanna mostrava orgogliosa il mangiadischi bianco, tronfia di essere l’unica detentrice della preziosa novità e della canzone di tendenza.

Eravamo inconsapevoli che si trattava della tendenza verso la ricerca di nuove forme di comunicazione musicali all’avanguardia di tipo futurista appunto e Franco Battiato è stato il simbolo della sperimentazione linguistica e letteraria, ma soprattutto filosofica, non dimenticando un passato erudito ed elegante.

Tante volte ho pensato il “centro di gravità permanente”, fosse un posto dove tutte le persone e gli oggetti elencati da Battiato nel testo si incontrassero, si mescolassero. Gli anni Ottanta preannunciavano un mondo che stava cambiando, dove ciò che sembrava non avere un nesso diventava coerente: l’incontro delle culture lontane, la globalizzazione.

Grande Battiato ti ricorderemo sempre come musicista, filosofo e poeta.

Maria Carmela Brandi

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